
Decreto Ristori Te: nuovi indennizzi per le imprese
Il Consiglio dei Ministri si è già riunito e a breve verrà ufficializzato il Decreto Ristori Ter. In particolare riguarderà nuovi aiuti e indennizzi per le attività delle zone arancioni e rosse.
Poi partiranno subito le sospensioni fiscali per le imprese con fatturato fino a 50 milioni di euro e perdite (causa emergenza sanitaria) non inferiori al 33%.
Dopodichè si procederà anche con il tanto chiacchierato scostamento di bilancio, che ci sarà e porterà in dote a Governo quasi 7 miliardi di euro che diventeranno utilizzabili per altre misure.
Di seguito tutte i nuovi incentivi e le novità di questo decreto a cui, è già stato annunciato, seguirà anche il quater.
Decreto Ristori Ter: gli incentivi
Le nuove misure di sostegno riguarderanno quindi nuovi indennizzi, sospensione di Iva e ritenute, e stop agli acconti di Novembre.
Il Decreto Ristori Ter dovrebbe avere in dotazione circa 8 miliardi di euro, e la platea degli aventi diritto è stata ampliata. Quindi con le nuove misure, a beneficiare degli incentivi saranno anche tutte quelle attività che hanno subito perdite a partire dal 33% a causa dell’emergenza sanitaria e delle conseguenti restrizioni.
Precedentemente invece, gli indennizzi erano destinati solamente alle attività che hanno dovuto ridurre l’orario di lavoro o chiudere temporaneamente.
Lo stop alle scadenze fiscali
Ma non solo incentivi, perché con il Decreto tutte le attività danneggiate o in difficoltà, non dovranno pagare Iva e ritenute per tutto il mese di Novembre. Stop quindi agli acconti IVA di Novembre a all’acconto IVA 2020 previsto per il 27 Dicembre (il cui blocco sarà contenuto sicuramente del Decreto Ristori Quater).
Rimane invece un incognita la Tari, tassa sulla spazzatura. A quanto pare la stragrande maggioranza dei Comuni italiani non può più scontarla alle attività chiuse e quindi sono costretti a procedere come da prassi.
Si tratterebbe di un paradosso colossale, infatti il Ministro dell’Economia e delle Finanze Gualtieri è già al lavoro su una nuova normativa che possa evitare tutto questo.
Tornando sempre alla questione “scadenze fiscali”, il Governo è al lavoro per far slittare non solo le scadenze che vi abbiamo citato, ma anche tutti i termini previsti entro la fine del mese di Novembre. Compresa la presentazione della Dichiarazione dei Redditi (cartacea).
Conclusioni
Insomma, i fondi stanziati e non spesi durante l’anno confluiranno tutti nel Decreto Ristori Ter, che ne uscirebbe quindi rafforzato. Le prime misure (Decreto Ristori I, e Bis) non sono state sufficienti, ma ora con il Ter la musica dovrebbe cambiare visto che porta in dote ben 8 miliardi di euro.
E fra l’altro è stato reso accessibile anche a nuovi Codici Ateco, che ora possono usufruire degli indennizzi legati al Decreto Ristoro.